Gio. Ott 23rd, 2025

“METAVERSI APOCRIFI” di Giuseppina Iacono Baldanza in presentazione il 26 settembre

OPERE DI GIUSEPPINA IACONO BALDANZA

—“Metaversi apocrifi” (2025) così li chiama l’Autore e sono racconti che rappresentano un vademecum degli esami di coscienza nel rapporto “uomo-Dio” – “uomo-Natura” – “uomo-Storia” – “uomo-Chiesa” – “uomo-Santi” (copertina di Geta Tabone)

—La casa con i balconi prima di diventare un libro è stato un desiderio. Un desiderio di riscatto sociale per la famiglia dell’autrice, maturato in un ambiente dove si poteva credere che la linea di demarcazione tra il benessere e la miseria risiedesse nel livello dell’abitazione, nella prospettiva concreta, bassa o alta, dalla quale era consentito guardare alla vita. Adesso è il libro di chi, arrivata a una certa età, si volge all’indietro, non tanto per fare un bilancio bensì per riannodare il presente al passato, per ribadire e ricordarci che le prospettive di un futuro gratificante sono imprescindibili dal grado di cultura acquisito. Un libro che fa emergere i ricordi come l’unico patrimonio che può dare la certezza dell’onestà intellettuale in cui si è svolta un’esistenza.

—Pagine che richiamano Ada Negri, Matilde Serao, Pascoli, Padre Giulio. Significativa è “la scatola di color cobalto” che rappresenta lo scrigno depositante dei ricordi, “Le voci di dentro” di Eduardiana memoria.

Sotto il Monte dei Cocci  Con la grazia particolare della lingua italiana, con la spontaneità, il ritmo elegante e con l’uso delle parole sottolineate da gesti pieni di vita, l’Autrice ci consegna un romanzo che si legge tutto di un fiato, con una trama accattivante e un finale sorprendente.

“A mo’ di puisìa” non è un vestito di stoffa, ma pelle viva, di volta in volta ironica, malinconica, insinuante, inattesa, elegiaca, sorprendente ma necessaria. Il verso è svelto e nervoso perché tutto sostanza di atti. è tanto denso perché concentra, anziché diluire, i pensieri, usando la lingua parlata dei padri che racchiude in sé tutti i linguaggi del proprio vissuto, consapevole che la civiltà umana è civiltà di parola e la parola è più spirituale dell’immagine.

 Numerosi sono i premi e i riconoscimenti avuti nel campo letterario:

Menzione speciale nel 2012 per il Romanzo

‘La casa con i balconi”

Premio nel 2015 al Concorso “Ignazio Buttitta”di Favara per la poesia ” Villeggianti D’oc”. 2° posto al “Premio Serroy” di Agrigento per la poesia “la vita e la morte”.

1° posto al Concorso della Dante Alighieri di Agrigento …..Adesso continua tu

per la poesia “Le lumie di Sicilia”.

1°posto per la poesia “A notti ddri vuci”

al Festival itinerante Kaos nel 2017.

Ha pubblicato le seguenti Opere:

Per la poesia: “A mo’di puisia” in dialetto siciliano.

……

Per la narrativa

La casa con i balconi nel 2011

La scatola di latta color cobalto nel 2020

Sotto il Monte dei cocci nel 2023.

Nel leggere quest’ultimo romanzo il pensiero va a Virginia Woolf che ribadiva:

“Il mestiere di scrivere è la felicità di avere un filo a cui appendere le cose…

Filo che immerso nel tesoro di un’onda, tornerebbe alla superficie ricoperto di perle”

Giuseppina Baldanza con questo Romanzo ci consegna una sinfonia letteraria

L’Amore è il tema conduttore e la Parola diventa vita, destino morte

Il finale è sorprendente.

L’ultima fatica letteraria di Giuseppina Iacono Baldanza,  “METAVERSI APOCRIFI”, sarà presentato nell’ex-chiesa Santa Caterina di Via Garibaldi- Agrigento- il 26 settembre prossimo

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