ISMAELE LA VARDERA:LETTERA AI GIOVANI SICILIANI

𝗨𝗻 𝗴𝗿𝗶𝗱𝗼 𝗱𝗶 𝗿𝗶𝗯𝗲𝗹𝗹𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗱𝗲𝘃𝗲 𝗳𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗴𝗶𝗿𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗦𝗶𝗰𝗶𝗹𝗶𝗮.

𝗟𝗮 𝗩𝗮𝗿𝗱𝗲𝗿𝗮: “𝗡𝗼𝗻 𝗰𝗶 𝗳𝗮𝗰𝗰𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗿𝘂𝗯𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝘀𝗽𝗲𝗿𝗮𝗻𝘇𝗮, 𝘀𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗱𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗮𝗱 𝘂𝗻𝗮 𝗰𝗹𝗶𝗲𝗻𝘁𝗼𝗽𝗼𝗹𝗶 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗽𝗿𝗲𝗰𝗲𝗱𝗲𝗻𝘁𝗶!”

𝗟𝗘𝗧𝗧𝗘𝗥𝗔 𝗔𝗜 𝗚𝗜𝗢𝗩𝗔𝗡𝗜 𝗦𝗜𝗖𝗜𝗟𝗜𝗔𝗡𝗜 del parlamentare regionale di Controcorrente, Ismaele La Vardera:

“𝗟𝗲𝗴𝗴𝗼, 𝘀𝗰𝗿𝗶𝘃𝗼 𝗲 𝗽𝗼𝗶 𝗰𝗮𝗻𝗰𝗲𝗹𝗹𝗼. Faccio fatica a mettere in fila le parole.

Penso a questi due anni; 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗶𝗻𝗳𝗶𝗻𝗶𝘁𝗲 𝗹𝗼𝘁𝘁𝗲 𝗮𝗹 𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗺𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝗮𝗯𝗯𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗿𝗮𝗰𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗼, 𝗼𝗴𝗴𝗶 𝘀𝗶 𝘀𝘁𝗮 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗲𝗿𝗺𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗽𝗮𝘇𝘇𝗶 𝗻𝗼𝗻 𝗲𝗿𝗮𝘃𝗮𝗺𝗼.

Lo spettacolo indecente che la politica siciliana sta offrendo mi porta a pensare a tutti quei giovani che osservando penseranno: 𝗰𝗶 𝗮𝘃𝗲𝘁𝗲 𝗿𝘂𝗯𝗮𝘁𝗼 𝗶𝗹 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗼.

Penso agli operatori dell’ospedale Villa Sofia di Palermo che non avevano come padrino Cuffaro e non sono stati raccomandati, così come raccontano i magistrati, in un episodio che mi provoca una rabbia enorme.

Una candidata ad un concorso pubblico, secondo gli atti, va a casa di Totó, luogo per lui sicuro — pensava non ci fossero microspie — e si sbagliava.

Dicevamo, la tizia va a casa a ritirare le tracce del compito. Le parole dei magistrati mettono i brividi:

<<La omissis, in particolare, ‘segnalata’ da omissis, esponente politico già coinvolto in passato in vicende giudiziarie e molto legato all’ex Presidente della Regione, riceveva infatti le buste contenenti le tracce della prova scritta che si sarebbe svolta tre giorni dopo, 11 giugno 2024>>.

Perché questo favore alla ragazza? 𝗦𝗲𝗺𝗽𝗹𝗶𝗰𝗲: 𝘀𝗲𝗰𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗾𝘂𝗮𝗻𝘁𝗼 𝗿𝗮𝗰𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝗻𝗼 𝗴𝗹𝗶 𝗮𝘁𝘁𝗶 𝗲𝗿𝗮 𝘀𝗽𝗼𝗻𝘀𝗼𝗿𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗮 𝘂𝗻 𝗲𝘅 𝗱𝗲𝗽𝘂𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗺𝗼𝗹𝘁𝗼 𝗽𝗼𝘁𝗲𝗻𝘁𝗲.

Lo stesso Cuffaro così commenta: “𝗹𝗼 𝗵𝗮𝗶 𝘃𝗶𝘀𝘁𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗲̀ 𝗯𝗼𝗻𝗮 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗮…”.

Il primario rispondeva: “𝗹’𝗵𝗼 𝘃𝗶𝘀𝘁𝗮”, e Totò a sua volta afferma ridendo: “𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗮 𝘁𝗲 𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗲𝗻𝗱𝗶.”

𝗔𝗹𝘁𝗿𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗗𝗲𝗺𝗼𝗰𝗿𝗮𝘇𝗶𝗮 𝗖𝗿𝗶𝘀𝘁𝗶𝗮𝗻𝗮, 𝗾𝘂𝗶 𝘀𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗽𝗼𝗿𝗰𝗵𝗲𝗿𝗶𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗱𝗶 𝗰𝗿𝗶𝘀𝘁𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗵𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗽𝗼𝗰𝗼.

Una vicenda che mi fa salire rabbia e fa saltare i nervi, perché — pur avendo una posizione politica di rilievo — 𝗺𝗮𝗶 𝗲 𝗽𝗼𝗶 𝗺𝗮𝗶 𝗺𝗶 𝘀𝗼𝗴𝗻𝗲𝗿𝗲𝗶 𝗱𝗶 𝗳𝗮𝗿𝗲 𝘃𝗲𝗻𝗶𝗿𝗲 𝗮 𝗰𝗮𝘀𝗮 𝗺𝗶𝗮 𝘂𝗻𝗮 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮 𝗱𝗮 𝗮𝗶𝘂𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝘃𝗶𝗻𝗰𝗲𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼.

E qui siamo oltre chi dice “ah ma ancora non c’è una condanna”: 𝗯𝗮𝘀𝘁𝗮𝗻𝗼 𝗴𝗶𝗮̀ 𝗹𝗲 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗰𝗲𝘁𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝘀𝗾𝘂𝗮𝗹𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝗿𝗲 𝗺𝗼𝗿𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗶 𝘀𝗼𝗴𝗴𝗲𝘁𝘁𝗶 𝗶𝗻 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗶𝗼𝗻𝗲.

𝗚𝗶𝗼𝘃𝗮𝗻𝗶 𝗿𝗶𝗯𝗲𝗹𝗹𝗶𝗮𝗺𝗼𝗰𝗶, 𝘀𝗰𝗲𝗻𝗱𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗶𝗻 𝗽𝗶𝗮𝘇𝘇𝗮, 𝗳𝗮𝗰𝗰𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗹𝗮 𝗿𝗶𝘃𝗼𝗹𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲: 𝗾𝘂𝗶 𝘀𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗱𝗮𝘃𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗮𝗱 𝘂𝗻𝗮 𝗖𝗟𝗜𝗘𝗡𝗧𝗘𝗟𝗢𝗣𝗢𝗟𝗜 𝗱𝗲𝗴𝗻𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗲𝗴𝗴𝗶𝗼𝗿𝗲 𝘁𝗮𝗻𝗴𝗲𝗻𝘁𝗼𝗽𝗼𝗹𝗶.

𝗩𝗶 𝗽𝗿𝗲𝗴𝗼 𝗻𝗼𝗻 𝗮𝗿𝗿𝗲𝗻𝗱𝗶𝗮𝗺𝗼𝗰𝗶, 𝗻𝗼𝗻 𝗮𝗻𝗱𝗮𝗶𝗮𝗺𝗼𝗰𝗲𝗻𝗲 𝗱𝗮 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗮 𝘁𝗲𝗿𝗿𝗮: 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗺𝗮 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗱𝗲𝗯𝗲𝗹𝗹𝗮𝗿𝗹𝗼 𝗶𝗻𝘀𝗶𝗲𝗺𝗲.

𝗦𝗼𝘀𝘁𝗶𝘁𝘂𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗹𝗮 𝗻𝗮𝘁𝘂𝗿𝗮𝗹𝗲 𝗿𝗮𝗯𝗯𝗶𝗮 𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗱𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗿𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗿𝗶𝘀𝗰𝗮𝘁𝘁𝗼, 𝗹𝗼 𝗱𝗼𝗯𝗯𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗮𝗶 𝘁𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝘃𝗶𝗻𝗰𝗼𝗻𝗼 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝘁𝘂𝗱𝗶𝗮𝗻𝗱𝗼, 𝗮 𝗾𝘂𝗲𝗶 𝗴𝗶𝗼𝘃𝗮𝗻𝗶 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝘀𝗽𝗼𝗻𝘀𝗼𝗿 𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗶𝗰𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗹’𝗼𝗿𝗴𝗼𝗴𝗹𝗶𝗼 𝘃𝗲𝗿𝗼 𝗱𝗶 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗮 𝘁𝗲𝗿𝗿𝗮.

𝗗𝗮 𝗱𝘂𝗲 𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗰𝗼𝗺𝗯𝗮𝘁𝘁𝗼 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗺𝗮 𝗽𝗮𝗻𝗰𝗶𝗮 𝗮 𝘁𝗲𝗿𝗿𝗮, 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗽𝗮𝘇𝘇𝗼, 𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗺𝗶 𝗳𝗲𝗿𝗺𝗲𝗿𝗼̀ 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗶 𝗾𝘂𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗶.”

𝗟𝗔 𝗟𝗜𝗕𝗘𝗥𝗜𝗔𝗠𝗢 𝗦𝗧𝗔 𝗧𝗘𝗥𝗥𝗔.

𝑺𝒄𝒐𝒓𝒕𝒂 𝑺𝒐𝒄𝒊𝒂𝒍 𝒑𝒆𝒓 𝑰𝒔𝒎𝒂𝒆𝒍𝒆

C𝐨𝐧𝐝𝐢𝐯𝐢𝐝𝐢 𝐢𝐥 𝐩𝐨𝐬𝐭, 𝗰𝗼𝗺𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮, 𝗳𝗮𝗶 𝘀𝗮𝗽𝗲𝗿𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗴𝗶𝗼𝘃𝗮𝗻𝗶 𝘁𝗮𝗰𝗰𝗶𝗼𝗻𝗼. 𝗗𝗶𝗳𝗲𝗻𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝘃𝗲𝗿𝗶𝘁𝗮̀ 𝗲̀ 𝗹𝗮 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗿𝗲𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗶𝗴𝗶𝘁𝗮𝗹𝗲.

𝐅𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐫𝐞𝐭𝐞, 𝐟𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐬𝐜𝐮𝐝𝐨.