di Paolo Cilona
Era ora. İl binomio musica e gastronomia come sempre vanno a braccetto sin dai tempi antichi. Al teatro dell’Efebo, trecento spettatori, (uno più uno meno) dopo avere ascoltato da ottimi intenditori brani di musica contemporanea, hanno avuto durante gli intervalli l’opportunita’ di consumare prodotti tipici della cucina girgentina, offerti da ditte locali, con lo scopo di promuovere la nostra gastronomia, assai apprezzata nel mondo. A godere di tanta generosità culinaria in grande maggioranza gli agrigentini che hanno avuto il privilegio e la grazia di godere a costo zero cena e spettacolo musicale nel nome di Agrigento capitale della cultura. İ ristoratori di questa straordinaria serata sono i legittimi eredi di Gellia e di Antistene. İl primo si racconta accolse, rifocillò e vestì degnamente 500 Cavalieri provenienti dalla vicina Gela ,sorpresi da una tempesta, senza pretendere alcun compenso. İl secondo ricco, generoso e tanto ospitale da avere invitato durante il matrimonio della figlia Timareta tutti gli abitanti della città. Quindi sulla scia degli antichi akragantini ancora oggi si pratica l’ospitalità e si continua ad assistere ad atti di assoluta generosità da parte degli attuali ristoratori. L’unico disappunto sta nel fatto che in questa grande cornice di odori, colori, suoni, vino e cibi c’erano pochissimi turisti e tantissimi del luogo. Comunque saremmo ben lieti di apprezzare e conoscere i nomi dei titolari dei ristoranti che hanno promosso una bella serata a costo zero per loro ed assai onerosa e benefica per gli orchestrali viennesi.