Ho letto con grande interesse il testo di Nicolò D’Alessandro “GUERRA E PACE”. Ne condivido il senso e l’angoscia per la situazione in cui questa umanità si sta imbucando! E’ facile osservare che le scelte operate dai governanti dell’Occidente, e dell’Oriente del mondo viaggiano in direzioni parallele, verso una sconfitta globale. Le guerre che si combattono con le armi attuali, non lasciano spazio alla sopravvivenza.
Non esiste il vincitore ed il vinto.
Le armi, in special modo quelle nucleari, sono anche troppe, visto il potere distruttivo che hanno in corpo. Noi occidentali, nella totale ipocrisia, tentiamo di rivalerci con 200 armi nucleari, contro i seimila e più di Russia ed America. Con i il senno dell’uomo della strada possiamo affermare quanto pretestuoso ed insignificante sia minacciare interventi con le suddette armi. Delle enormi testate conservate nei depositi, ne basterebbe soltanto una per ogni Paese belligerante che in questo momento minaccia l’altro. Le testate si sfiorerebbero nei cieli sino alla totale reciproca distruzione del nemico. Eppure noi, ignari o ipocritamente, affermiamo che stiamo correndo verso la vittoria. Ma chi può vincere in un match in cui un protagonista chiede all’altro di aspettare che si riarmi e sia capace di condurre il proprio popolo alla vittoria. Mi fa pensare ad un incontro di pugilato in cui i due contendenti stanno seduti ai loro posti. Si incontrano gli sguardi: l’uno è prestante, tutto muscoli, grinta, l’altro minaccia, supportato dai fan in delirio della platea che vincerà lo scontro ad una condizione: ha bisogno di tornare fra cinque o sei anni, dopo un training di allenamento che gli permetterà di vincere sicuramente. Tutto ciò ho l’impressione sia il canto di una società impotente, pretestuosa, priva di visuale, odiosa, che non vede oltre i proprio naso. LE GUERRE si possono vincere solo con le mediazioni e noi invece, mentre qualcuno media, ci apprestiamo a rimboccarci le maniche e partire per una guerra detta “giusta”. Vedi quanta cattiveria si celi sotto questo manto di potenza e generosità e o copertura per Noi cittadini ignari del pericolo che stiamo per attraversare. Nicolò ampiamente ha correlato questo argomento con maggiore enfasi. Io rimango atterrito per le incongruenze, la mancanza di diplomazia, il non senso delle scelte dei 27 membri di una comunità che dovrebbe essere coesa e invece annaspa con scappatoie economiche, risorse monetarie, come se la vita fosse tutta risolvibile con l’ economia. Un non senso pervade la società, gestito da uomini senza scrupoli che hanno acquisito il titolo per potere disporre delle nostre vite. Nessuno escluso.dei governanti del mondo. Siamo sull’orlo di una catastrofe voluta, da una umanità che guarda supina, semina reazioni violente , rivolta verso altri orizzonti, ispirata dal mondo mediatico e da una cattiva informazione. Un momento di grande attesa per un esito drammatico.