Alan David Scifo tesroonpdSgu22ei2voA1t 1N:f78m 0mit3t3t05 90r10lb1 am0Mg5ea13m1 · Sullo sciopero di oggi dei giornalisti: c’è una categoria che non può neanche lottare per un contratto perché semplicemente non ha alcuna forma di contratto. Sono i “collaboratori”, finte partite iva che non verranno mai assunte e che non sanno che ne sarà del loro domani. Loro non hanno diritti, solo doveri, non hanno il diritto dell’esclusiva ma vengono tagliati fuori se si azzardano a scrivere per altri, non possono rompersi un braccio perché nessuno pagherà la malattia. Poi ogni anno facciamo corsi di formazione in cui si parla dei doveri dei giornalisti e ogni volta si dice che “si sta studiando una riforma dell’ordine” che intanto è ferma al Dopoguerra. Però se non fai i corsi l’ordine ti ammonisce, attenzione. Per quanto riguarda i collaboratori, invece, chi dovrebbe tutelarli, continua a dormire, in un mondo slegato dalla realtà dove chi ha un contratto a tempo indeterminato ed è alle soglie della pensione viene a parlare ai più giovani facendo finta di non sapere che quelli piangono miseria.
Alessandro Bozzo è un giornalista calabrese alla soglia dei quarant’anni. Un bivio della vita al quale arriva con un carico di minacce da parte della ’ndrangheta, un lavoro sempre più in bilico e un matrimonio che sta per fallire. All’improvviso, da cronista di provincia coraggioso e mai asservito a potenti e intoccabili, si rende conto che tutto ciò in cui crede e per cui ha sacrificato l’esistenza sta per crollare.
Un racconto crudo del contesto nel quale viveva Alessandro e ancora vive e lavora gran parte del giornalismo italiano, soprattutto al Sud e nelle periferie: tra precarietà, sfruttamento, salari al di sotto della decenza, pressioni psicologiche, mobbing, editori senza scrupoli e quotidiane intimidazioni. La vicenda personale di Alessandro Bozzo, qui ripercorsa attraverso un diario-testamento, diventa così un grido collettivo contro lo stato di abbandono e iniquità dell’informazione nel nostro Paese.
Una storia drammatica che è anche un inno alla libertà di stampa.
Biografia dell’autore
Lucio Luca
Giornalista, è nato a Ragusa e vive a Roma. Da oltre trent’anni lavora a «Repubblica», dove nel tempo si è occupato di cronaca nera, giudiziaria, esteri, sport e cultura. Questo è il suo sesto libro.

