Dom. Nov 16th, 2025

“PRIMA FACIE”: AL TEATRO PIRANDELLO UN “NO” ALLA “RIFORMA NORDIO”

(Domenico Vecchio–fotogallery di Diego Romeo)–La nuova stagione del Teatro Pirandello – che porta il sottotitolo “Sogni e storie” – si è aperta  con il debutto agrigentino di PRIMA FACIE di Suzie Miller, spettacolo diretto da Daniele Finzi Pasca e interpretato da Melissa Vettore. Un avvio forte, identitario, scelto dal direttore artistico Roberta Torre, che ha voluto inaugurare il cartellone con una produzione capace di coniugare attualità, qualità drammaturgica e impatto emotivo.

«Sogni e storie, come recita il sottotitolo della stagione: ho lavorato a progetti attuali e contemporanei, senza rinunciare alla componente più onirica e spettacolare» – ha dichiarato il direttore artistico Roberta Torre. «Prima Facie affronta un tema di grande attualità come la violenza sulle donne, con un linguaggio particolare e una regia sorprendentemente leggera per un contenuto così potente. È una drammaturgia che interroga il rapporto tra consenso e giustizia, ed era importante presentarla ad Agrigento in anteprima siciliana».

Torre sottolinea inoltre l’importanza dell’incarico: «Dirigere artisticamente il Pirandello è un onore, per il nome che porta e per il suo ruolo nella città. Credo molto nella possibilità di aprire il teatro alla cittadinanza e ai giovani, che rappresentano il futuro».

Il regista Daniele Finzi Pasca, alla guida della messa in scena, spiega il valore del testo: «Il lavoro di Suzie Miller è straordinario. È rappresentato in 50 paesi. Alla base lei era un’avvocatessa, e conosce alla perfezione i meccanismi del dibattimento processuale. Prima Facie mostra quanto possa essere difficile, quasi impossibile, per una donna vittima di violenza ottenere giustizia».
Sull’attualità del tema aggiunge: «Purtroppo queste vicende esistono da sempre e continuano a perdurare. La violenza sulle donne resta una delle grandi questioni irrisolte».

Sul palco, la prova di Melissa Vettore restituisce tutta la forza della scrittura: un monologo che ha tenuto la platea del Pirandello immersa nel silenzio per oltre cento minuti, fino a un applauso finale lungo e convinto. Scenografia, luci e la scrivania al centro della scena contribuiscono a costruire una tensione costante, rendendo lo spettacolo uno degli appuntamenti più significativi dell’avvio di stagione.

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