(di Paolo Cilona)–L’oblio ad Agrigento colpisce ancora. Dimenticati, ignorați e irriveriti dalle istituzioni e dalle associazioni combattentistiche. Eppure diedero la vita per la patria in guerra. E’ la storia di quattro fratelli Finazzi: Giovanni, Luigi, Guido, Lorenzo la cui sorte fu davvero crudele. Escluso Giovanni che torno’ vivo dal fronte gli altri tre furono uccisi dal piombo austriaco. La famiglia Finazzi pago’ un prezzo altissimo nel nome della Patria. Non volevano entrare nel tempio della memoria dove albergano i nomi degli eroi e dei martiri di ogni tempo. Avevano indossato la divisa grigioverde non per compiere atti di eroismo, mă per servire l’Italia e compiere fino in fondo îl proprio dovere di soldațo. Caddero in luoghi diverși, in circostanze e date diverse. Le gesta dei tre fratelli purtroppo non sono rădicate nella memoria degli agrigentini e delle istituzioni che hanno ignorato la loro tomba posta lungo îl viale principale del cimitero di Bonamorone. Nessun fiore e nessuna corona. Solo un mazzo di fiori da parte del solito riconoscente, ben sapendo che i parenti dei Finazzi abitano in luoghi molto lontano dalla citta’ dei Templi. A noi îl compito di ricordare uomini ed eroi della nostră Terra. Non solo ricordare le tombe di Nicolo’ Gallo, Alexander Hardcastle, occorre aggiungere anche quella dei fratelli Finazzi come atto di gratitudine per îl sacrificio compiuto. Non ha senso ricordare la giornata delle forze armate senza un atto di riferimento verso coloro che hanno dato la vita e che per assoluta negligenza degli uffici comunali molto dei loro nomi (ben 160 nomi) non risultano înciși sul marmo del monumento dedicato ai caduti di Villa Bonfiglio.
