(di Salvatore Indelicato)—La telefonata di un caro amico mi informa che un’artista greca, alla ricerca di testi poetici di autori locali, ha acquistato il mio libro di poesie “Gocce d’amore” (Medinova edizioni) per utilizzarlo in un suo lavoro. Naturalmente mi sento lusingato e onorato della sua scelta, considerando che nel panorama agrigentino, sono diversi i poeti che pubblicano le loro composizioni.
Mi chiedo giustamente quale tipo di opera potesse realizzare l’artista con le mie poesie. Il tempo trascorre e nel corso di una serata in pizzeria ricevo un’altra telefonata, questa volta da una mia amica che mi dice di essere stata presente all’inaugurazione di una mostra dell’artista greca Efi Spirou, allestita al conventino di San Francesco e ha sentito nominarmi dalla stessa artista parlando di me e delle mie poesie, delle quali ha utilizzato alcune parole per comporre un suo poema in uno dei pannelli della mostra.
Ricollego, quindi, questa telefonata a quella precedente del mio amico di qualche mese fa. Ringrazio l’amica della notizia dicendomi onorato e gratificato del riconoscimento che ha voluto darmi la Spirou.
Questo il dolce, perché qualcosa non mi torna, tanto che il giorno dopo cerco di avere più informazioni circa la mostra del sabato precedente della quale trovo sporadiche tracce nei giornali on line locali. Vengo, comunque, a conoscenza che l’evento rientra tra quelli di “Agrigento Capitale della Cultura 2025.
E qui l’amaro, poiché nessuno ha pensato di invitarmi all’inaugurazione, visto che in qualche modo ne facevo parte, considerando di essere l’unico poeta “locale” scelto da Efi Spirou.
Grazie ai social, riesco a prendere contatto con l’artista greca, per ringraziarla della scelta delle mie poesie e per poterla conoscere, ma mi dice di essere già ripartita per Atene e quindi non sarà possibile incontrarci, anzi è meravigliata per la mia assenza all’inaugurazione. Naturalmente le spiego che nessuno mi ha avvisato né, tantomeno, invitato e che, perciò, non ne ero a conoscenza. Dal tono del suo messaggio noto un certo disappunto da parte sua per quella che è stata un’incresciosa situazione verificatesi, non certo per sua volontà. Mi ringrazia e si complimenta con me per le poesie contenute nel libro, con la speranza di avere una nuova occasione di incontrarci.
Qualche giorno dopo, da parte di un componente della Fondazione, ricevo le scuse per non essere stato invitato all’evento, probabilmente informati dalla Spirou. Peccato, poteva essere un’occasione per rafforzare il legame tra due Culture, nello spirito di “Agrigento Capitale della Cultura 2025”. Ma tant’è, questa è “Agrigento da sempre” come nella celebre canzone di Giovanni Moscato.



