(di Paolo Cilona)— La decisione presa dagli organi statutari del partito Fratelli d’Italia apre ufficialmente la crisi al Comune di Agrigento. A questo punto il sindaco Franco Micciche’ si trova ad un bivio: o continuare senza l’,apporto di Fratelli d’Italia sostituendo i dimissionari e continuare a campare per i mesi che restano o rassegnare le dimissioni e mettere fine alla sua esperienza amministrativa. A questo punto emergerebbe una profonda frattura all’interno della maggioranza di centro-destra. Il ben servito nei riguardi di Costantino Ciulla in una forma mai praticata nella Storia comunale di Agrigento, evidenzia un certo nervosismo del Sindaco che ha voluto punire l’assessore alla cultura ritenuto un bersaglio facile per poi rilanciare con i due nuovi assessori la macchina amministrativa in vista delle elezioni di primavera. Una mossa strategica sul piano delle intenzioni politiche che ha creato una voragine tra i partiti della maggioranza. A questo punto sorge la seguente domanda: il Sindaco Micciche’ prima di” cacciare” Ciulla ha informato delle sue intenzioni gli altri due assessori di Fratelli d’Italia ? In caso affermativo ha forse ricevuto magari un tacito assenso ? Se non l’ha fatto conferma decisionismo politico del tutto irriverente nei riguardi di un assessore che ha concorso alla proclamazione di Agrigento Capitale della cultura 2025. Saranno i protagonisti di questa vicenda politica a sciogliere i nodi e a chiarire le posizioni per il bene della città.