Si è tenuta al Circolo Empedocleo di Agrigento l’assemblea indetta dal Movimento per la sostenibilità per la difesa del territorio. A questo incontro in una Agrigento “città normale” sono intervenuti tutti i responsabili delle associazioni ambientaliste di Agrigento e rappresentati dei partiti di sinistra e dei movimenti progressisti presenti in città. Dopo una attenta e puntuale relazione di Alessio Lattuca si è aperto un interessante dibattito dal quale è stata ribadita l’assoluta contrarietà al Rigassificatore e al Metanodotto nella Valle dei Templi. Tutti hanno evidenziato la necessità di salvare il territorio archeologico di tutelare la bellezza del paesaggio e dei luoghi pirandelliani nonché della Costa del Mito (Scala dei Turchi, Villa Romana, Torre Carlo V) e del centro costiero di Porto Empedocle. Una lodevole iniziativa che intende salvare il territorio dalle logiche del profitto e dagli intrecci di potere. Da parte dei relatori sono stati evidenziati gli scenari di rischio in caso di esplosione. E poi sono stati posti in essere i motivi del ricorso contro il Rigassificatore. Infine, è stato chiesto un pronunciamento ufficiale da parte del Comune di Agrigento contro i progetti Enel Snam, ricordando che ben settemila cittadini si erano espressi “contro” in un referendum indetto dall’allora sindaco Marco Zambuto, unico politico a schierarsi a fronte della insensatezza di un “Arco costituzionale” e dei cosiddetti progressisti di ieri e di oggi che piangono sul latte versato . Da questo incontro è ricominciata la mobilitazione popolare per ribaltare l’indifferenza di una Agrigento Capitale di una cultura vattelapesca.

