Venerdì 5 settembre 2025 la biblioteca Lucchesiana vive un’altra tappa importante del progetto di conoscenza, valorizzazione e promozione del suo patrimonio librario col convegno “Alla scoperta dei manoscritti arabi della Biblioteca Lucchesiana: tra Orientalismo siciliano e progetti per il futuro”.
Il convegno di venerdì 5 settembre 2025 in Lucchesiana vedrà la presenza dei più qualificati esperti della cultura islamica e dei manoscritti. Dopo i saluti istituzionali (arch. Roberto Sciarratta, direttore del Parco Archeologico, ing. Vincenzo Rinaldi, soprintendente ai Beni Culturali di Agrigento, dott. Giuseppe Termine, commissario straordinario della Camera di Commercio) e l’intervento introduttivo del direttore don Angelo Chillura, seguiranno le relazioni di: Francesca Maria CORRAO, professoressa ordinaria di Lingua e letteratura araba, Università degli Studi LUISS Guido Carli, Roma, Prospettive di ricerca nell’ambito del patrimonio materiale e immateriale siculo-arabo; Roberto TOTTOLI, professore ordinario di Storia dei paesi islamici, Rettore dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”: I manoscritti arabi della Lucchesiana e gli studi orientali; Giuseppe MANDALÀ,professore associato di Storia dei paesi islamici presso l’Università degli Studi di Milano, dove insegna Storia culturale del Mediterraneo: L’Orientalismo siciliano di fronte ai manoscritti arabi della Lucchesiana: temi e problemi; Francesca BELLINO, professoressa associata di Lingua e letteratura araba, Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”: Prospettive di ricerca nell’ambito linguistico-letterario siculo-arabo.
Al termine del convegno verrà inaugurata la mostra di alcuni volumi arabi della Lucchesiana curata da Cristina Iacono.
Questo convegno è la continuazione del progetto avviato nel 2016 col convegno internazionale “I manoscritti arabi della Lucchesiana e il dialogo interreligioso” tenutosi in Lucchesiana il 10 novembre con le relazioni di: Gian Maria Flick, Presidente emerito della Corte Costituzionale; Jeremy Johns, The Khalili Research Center, Università di Oxford; Domenico Mogavero, Vescovo di Mazara del Vallo; L’imam Abdelhafit Kheid, presidente Comunità Islamiche di Sicilia; don Luca Camilleri; Giuseppe Mandalà, già Consejo Superior de Investigaciones Científicas, Madrid; Umberto Bongianino, The Khalili Research Center, Università di Oxford; Marco Di Bella, già Trinity College, Dublino; Maria Serena Rizzo, Parco Archeologico Valle dei Templi; Maria Andaloro, Università della Tuscia, Viterbo. Iniziativa patrocinata dalla Camera di Commercio di Agrigento, presieduta da Vittorio Messina e da Banca Nuova col responsabile Giovanni Damagio Veliz, e la collaborazione di Salvatore Pezzino.
Il convegno pose le basi per avviare una catalogazione più precisa, approfondita e completa dei manoscritti arabi presenti in Lucchesiana.
Il progetto attuale, promosso dal direttore don Angelo Chillura, è affidato a un gruppo di lavoro coordinato dal prof. Giuseppe Mandalà (Università degli Studi di Milano), e composto dai proff. Francesca Bellino (Università degli Studi di Napoli L’Orientale), Francesca Maria Corrao (LUISS “Guido Carli”), Roberto Tottoli (Università degli Studi di Napoli L’Orientale), e dalla dott. Cristina Iacono (referente della Biblioteca Lucchesiana). Il progetto mira non solo a studiare il testo ma ogni frammento materiale associatovi, per tentare di ricostruire le origini e l’evoluzione di tali oggetti, ma anche recuperare quante più informazioni possibili sulle caratteristiche costruttive di questi codici analizzando, tra l’altro, la composizione delle carte, degli inchiostri e dei pigmenti.
Quanto potrà riemergere da questo studio integrerà ed approfondirà i risultati delle indagini paleografiche e filologiche già acquisite. In quest’ottica, la collaborazione tra storici, filologi, paleografi e conservatori dovrebbe dimostrare una volta di più l’importanza ed il valore dell’interdisciplinarietà nel campo della ricerca sui beni culturali.
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La biblioteca Lucchesiana, una delle istituzioni culturali più prestigiose del’Italia Meridionale, fondata e donata nel 1765 al popolo agrigentino dall’illuminato e generoso vescovo di Agrigento mons. Lucchesi Palli, custodisce un patrimonio librario di grande valore: manoscritti, incunaboli, cinquecentine, seicentine… e una raccolta di 32 codici arabi che con quelli della Centrale e della Comunale di Palermo rappresentano il 90 % dei manoscritti orientali custoditi nelle biblioteche siciliane.
Questi manoscritti (facenti parte della collezione del Lucchesi) sono stati sempre oggetto di attenzione da parte degli studiosi a partire da Michele Amari che nel 1869 redasse l’Abbozzo d’un Catalogo de’ Manoscritti arabici della Lucchesiana di Girgenti, offerti all’illustre Municipio di Girgenti. Secondo l’Amari i codici sembrano essere copiati in Spagna; più della metà è anteriore al sec. XVI, mentre il più recente è datato 1599. La raccolta nel complesso è definita «piccola, ma buona e di notevole importanza».


















