di Paolo Cilona
Come ogni anno il 19 agosto alle ore 17,30 il Cepasa ricorderà Nicolò Gallo nel 176.mo anniversario della nascita presso il cimitero di Bonamorone dove dal 7 marzo 1907 appartiene al mondo degli immortali. Ricordare Nicolò Gallo non è solo un modo per rendere un doveroso omaggio ad una personalità che ha dato lustro al Paese, prima ancora della città di Agrigento, ma soprattutto un’occasione importante per rileggere al cospetto della sua tomba alcuni dei suoi efficaci messaggi:”İl tempo giudica la fragilità e la grandezza umana, distrugge l’uomo e ne conserva l’opera. Quando l’opera manca, la fragilità trionfa e dell’uomo nulla resta. Quando l’opera resta la sua grandezza trionfa e dell’uomo la parte migliore non muore”. Deputato dal 1882 al 1907. Nel corso delle nove legislature ricoprì importanti incarichi di governo come ministro della Pubblica İstruzione e di quello di Grazia e Giustizia. Fu anche presidente della Camera dei deputati. Durante la sua lunga esperienza politica nazionale fu relatore di molti progetti di legge. İnoltre scrisse numerose pubblicazioni di letteratura, filosofia e diritto quali “La pena di morte”, “La Scienza dell’Arte”, “İ Partiti e la Vita Politica”, “L’idealismo e la letteratura“. Nicolò Gallo fu autore di due tragedie “Cola di Rienzo” e “Fiore”. Sarà letta nel corso dell’incontro la poesia scritta dalla poetessa Giuseppina Mira dedicata proprio allo statista agrigentino. Le letture saranno a cura di Vera Di Francesco e di Tania Cutugno. Relatore il prof. Francesco Curaba che per tanti anni fu proprio dirigente scolastico dell’İstituto alberghiero “Nicolò Gallo”.