Mer. Lug 2nd, 2025

LE VILLE DI AGRIGENTO  DIVORATE DA  POLITICI ERBIVORI

İeri alla Sala Giglia della provincia di Agrigento è stato presentato il libro “Le ville di Agrigento- tra fatti e misfatti quando il passato è sempre presente” di Paolo Cilona. Dopo gli interventi programmati di Giuseppe Di Rosa, Marianna La Barbera, editore e direttore responsabile di Report Sicilia, dell’agronomo Ernesto Peretti e dell’arch. Fulvia Greco che ha messo in luce i coni d’ombra attorno alla distruzione di oltre mille metri quadrati di verde della Villa del Sole, ha chiuso i lavori l’autore del libro che  ha sottolineato come  ricordare lo scempio delle ville e del verde pubblico nella città di Agrigento sia  un dovere. L’autore Cilona ha ricordato  il monito di un famoso scrittore allorquando affermava:”Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare“. Ad Agrigento l’ultimo caso è la Villa del Sole dopo le distruzioni delle ville : Margiotto, Cavetta, della speculazione edilizia, della frana del 1966, dell’abbandono del Parco dell’Addolorata, della Villa Pertini e di tante altre aree a verde. Secondo l’autore del libro gli scempi che subisce la città nascono da una inveterata doppiezza degli amministratori che preferiscono le colate di cemento in danno del verde pubblico. La causa è addebitabile principalmente agli amministratori per la semplice ragione che si credono infallibili e nello stesso tempo arroganti. E poi va sottolineato che molti di loro confondono le critiche come se fossero dirette contro Agrigento. E non è così. La critica contro la distruzione delle ville costituisce invece un atto d’amore  per la città dei Templi. Purtroppo la gente tace. E chi tace si rende complice dei misfatti. Allora bisogna prendere coscienza che i misfatti non fanno bene al futuro della città.

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