Dom. Nov 16th, 2025

Ricordato ad Agrigento l’Eroe di Palidoro, il venerabile Salvo D’Acquisto

(di Paolo Cilona)–Nel Seminario Vescovile di Agrigento è stata  ricordata la nobile figure di Salvo D’Acquisto, l’Eroe di Palidoro. All’incontro  moderato dal giornalista Salvatore Fucà sono intervenuti il Comandante Provinciale Carabinieri di Agrigento Col. Nicola De Tullio, lo storico prof. Enzo Di Natali, il pronipote dell’Eroe, Maresciallo M. Mauro D’Acquisto e Don Salvatore Falzone, Cappellano Militare del Comando Legione Carabinieri della Sicilia. Le conclusioni sono state affidate all’Arcivescovo di Agrigento Mons. Alessandro Damiano, che ha ricordato l’eroicità del Venerabile Salvo D’Acquisto V. Brigadiere dei Carabinieri, testimone del Vangelo. Una importante iniziativa da parte dell’Arma che non ha mai dimenticato l’eroe di Palidoro. La memoria come disse Cicerone è tesoro e custode di tutte le cose. Chi si occupa del presente non può prescindere del passato. Il Vice Brigadiere Salvo D’Acquisto aveva indossato la divisa non per compiere atti di eroismo ma per servire l’Italia con impegno e dedizione e di espletare fino in fondo il proprio dovere di Carabiniere. Di certo non voleva entrare nel Tempio della memoria dove albergano i nomi degli eroi e dei martiri di ogni tempo. Si scopri eroe senza volerlo, e per di più senza saperlo. “ Era il 23 settembre 1943 quando, a seguito di un attentato alle Schutzstaffeln (SS) naziste, dove trovarono la morte due soldati, il comando tedesco prese in ostaggio 22 cittadini italiani innocenti, scelti a caso fra gli abitanti di Torre Palidoro. Il Comandante del contingente tedesco, per dare una parvenza di legalità al sequestro operato, cercò di coinvolgere il Carabiniere più elevato in grado per affidargli il compito di individuare un colpevole tra i 22 presi in ostaggio. I tedeschi allora aggredirono  Salvo D’Acquisto, giovane Vice brigadiere di soli 23 anni in sottordine alla vicina Stazione di Torre in Pietra, cercando di convincerlo ad accusare qualcuno, ma non servì a nulla. Il Vice Brigadiere infatti, intuendo le intenzioni dei nazisti, decise di  autoaccusarsi, sacrificando la propria giovane vita in cambio di quella dei 22 innocenti”. Famose rimasero le sue ultime parole: “Se muoio per altri cento, rinasco altre cento volte, Dio è con me ed io non ho paura”. Triste è quel Paese che ha bisogno di eroi. La vita quotidiana di una comunità secondo Claudio Magris non dovrebbe avere necessità di uomini eccezionali, pronti se necessario a mettere in gioco la propria esistenza; sembrerebbe logico poter vivere, lavorare, amare, gioire  senza per questo dover essere disposti a morire o a rischiare la vita. Ma quando c’è  bisogno di eroi, solo un Paese che ne ha può sperare di salvarsi. Lo slancio  altruista di Salvo D’Acquisto contribuì a ridare luce e fede ad altre coscienze umane. Da Carabiniere considerò il dovere come una nobile missione  quasi a ricalcare quel fervore mistico con cui i primi catecumeni si offrirono al martirio .Presso  la Congregazione delle Cause dei Santi è in corso  il processo di canonizzazione di Salvo D’Acquisto.

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