“Non posso dirmi soddisfatta dalla risposta del sottosegretario Gemmato alla mia interrogazione al ministero della Salute a proposito delle nuove tariffe per l’assistenza specialistica ambulatoriale e protesica.
Riconosco uno sforzo sull’argomento, ma il problema, purtroppo, resta l’atteggiamento di fondo: non si può costruire un sistema sanitario che sia pubblico e universale sulla base del contenimento della spesa”.
Così la deputata del Movimento 5 stelle Ida Carmina, intervenendo in Aula alla Camera in occasione della discussione della sua interrogazione al ministero della Salute.
“Il diritto alla salute – prosegue – è fondamentale e va assicurato a tutti i cittadini senza discriminazioni di censo e geografiche, perché la salute non può dipendere dal codice di avviamento postale.
In caso contrario, si vengono purtroppo a creare casi emblematici come quello della coraggiosa docente di Mazara del Vallo, con l’esito del referto istologico arrivato troppo tardi e la disponibilità di un solo acceleratore lineare per radioterapia oncologica salvavita, peraltro vetusto ad Agrigento.
In questi giorni è stata approvata la revisione dei Livelli essenziali di assistenza, ma il vero problema non è definirli, quanto finanziarli.
La prossima manovra, nel complesso, non garantisce quel diritto alla cura che è fondamentale per dare attuazione alla nostra Costituzione”.
“Sanità e istruzione sono le leve con le quali si crea vera uguaglianza tra i cittadini. Quando diciamo che viene destinata più spesa per le armi, visto che si parla del 5% rispetto al Pil mentre quella per la sanità scende, non è uno slogan: la cosa essenziale per l’Italia è portare avanti quei principi di pace, dialogo e diplomazia che ci permettano di usare le nostre risorse per garantire diritti fondamentali ai cittadini italiani. Quei cittadini che oggi si trovano a scegliere tra nutrirsi e curarsi, tanto che sei milioni di loro rinunciano alle cure.
Per questo motivo, faccio un appello al governo perché metta la salute dei cittadini tra le priorità del nostro Paese”, conclude.

