Mar. Ott 28th, 2025

“30 milioni ad ogni deputato per far cadere il Governo La Loggia”

Come è andata davvero è il titolo del libro di Enrico La Loggia, senatore di Forza Italia e Ministro del II Governo Berlusconi per ben cinque anni. E’ stato presentato nella splendida sala chiaramontana del Seminario di Agrigento ad un pubblico numeroso e qualificato che ha seguito con attenzione gli interventi dei relatori Lillo Mannino e Vito Riggio, figure di primo piano nel panorama politico nazionale – soprattutto Mannino – e regionale. L’iniziativa, si ricorda per la cronaca, è stata realizzata dal Centro di Bioetica Evangelium vitae, diretto da Enzo Di Natali, il quale ha anche coordinato i lavori della serata, in collaborazione con la Biblioteca Diocesana, diretta da Alfonso Cacciatore, che diede i saluti iniziali. 

Il libro non si limita a raccontare la sua storia politica nel partito di Silvio Berlusconi, ma riprende, più o meno, un secolo di vita politica che ha interessato la famiglia La Loggia, ad iniziare dal nonno, Enrico, che fu leader nella socialdemocrazia prima del ventennio fascista e padre dell’Autonomia siciliana, dopo il crollo del regime mussoliniano. Lasciando agli storici l’obbligo dell’approfondimento, il sen. La Loggia offre, in questo testo, una serie di spunti di rilettura plausibili che correggono anomalie e mistificazioni, ad esempio il delitto del Commissario di Polizia di Agrigento Tandoy, la sfiducia al Governo La Loggia.

Nel suo intervento magistrale, molto atteso a dir il vero, Lillo Mannino, commentò i tre protagonisti della vita politica: nonno (Enrico), figlio (Giuseppe) e nipote (Enrico), autore del libro. Tre personalità, che seppero incarnare tre periodi storici diversi del Novecento e seppero, ognuno nel proprio contesto, dare un contributo alla politica nazionale, regionale e provinciale.

Dando uno sguardo al libro, su cui i relatori si sono soffermati, si evince che esso tratta una serie di argomenti di un certo interesse che certamente sono un contributo alla storia e spiegano il titolo stesso scelto al libro: Come è andata davvero. Enrico La Loggia scardina mistificazioni e letture storpiate al fine di dare al lettore e ai posteri l’esatta esegesi, ad esempio: il caso Tandoy e la sfiducia del Governo La Loggia che, successivamente, aprirà la strada al primo papocchio politico: il Milazzismo di Silvio Milazzo. E sulla sfiducia, Enrico La Loggia, senza peli sulla lingua, rivela la corruzione operata da Enrico Mattei, che offrì la bella somma di trenta milioni ad ogni deputato regionale, compresi assessori, affiché mettessero in minoranza il Governo La Loggia, che era stato il primo che aveva puntato ad una politica industriale dell’Isola.

Enrico La Loggia offre inoltre spunti per comprendere come davvero sia andata la cosiddetta Primavera Palermitana nonché la sua esperienza come Assessore nel Comune di Palermo.

Incalzato dalle domande, Enrico La Loggia, così come ha scritto nel suo libro, ritornò a puntare il dito contro Luciano Violante per aver utilizzato e influenzato la magistratura al fine di colpire i partiti di Governo.

Non sono mancate frecciate di Lillo Mannino, a tal proposito. nei confronti dell’ex Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando Cascio. E Mannino sottolineava volutamente il cognome completo, aggiungendo, appunto Cascio, che rievoca personaggi oscuri della storia siciliana.

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