Gio. Ott 23rd, 2025

CGIL: Conferenza stampa su rete viaria agrigentina

Viabilità nel caos: la provincia di Agrigento divisa in due dal viadotto “Re” chiuso per lavori.  La CGIL di Agrigento e la FILLEA CGIL, il sindacato dei lavoratori edili, hanno convocato una conferenza stampa presso la sede della CGIL in via Matteo Cimarra 23, Agrigento. Sono intervenuti Alfonso Buscemi, Segretario Generale CGIL e Francesco Cosca, Segretario Generale FILLEA CGIL Agrigento.  La conferenza stampa è stata  l’occasione per denunciare la situazione di grave disagio viario che interessa l’intera provincia, letteralmente divisa in due dalla chiusura del viadotto “Re” per lavori di manutenzione e successivamente si renderà necessario la chiusura del viadotto Spinola anch’esso determinante per attraversare Porto Empedocle. Al momento, i percorsi alternativi sono rappresentati dalla “strada Fauma”, una strada consortile, o dal tracciato che attraversa Realmonte (zona Scala dei Turchi): soluzioni inadeguate e pericolose per sostenere il traffico che collega l’asse Mazara del Vallo – Gela; entrambe vietate al traffico pesante. Eppure, esistono due valide alternative, ferme da anni: la variante urbana di Porto Empedocle, bloccata dal 2012, che permetterebbe di deviare il traffico fuori dai centri abitati di Porto Empedocle e Agrigento, fino alla rotonda di Giunone; e un secondo tratto viario, il collegamento tra il porto di Porto Empedocle e la statale 640 Agrigento-Caltanissetta, la cosiddetta “Strada degli Scrittori” impraticabile per il blocco del viadotto Maddalusa, chiuso da sette anni.  Durante la conferenza è stato proiettato proiettato un video esplicativo che documenta come, con interventi mirati, sia possibile completare queste opere e restituire una viabilità sicura e moderna all’intera area. Il video sarà inoltre consegnato, oltre alla stampa,  alla Prefettura di Agrigento, con la richiesta di sollecitare l’ANAS e l’IRSAP, enti appaltanti,  alla ripresa immediata dei lavori e alla definizione di un crono programma certo per la riapertura delle infrastrutture.

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