Mar. Set 9th, 2025

On. Ida Carmina (M5s): “Soldati israeliani in vacanza protetti dallo Stato italiano: interrogazione urgente al Governo. L’Italia non può essere complice delle atrocità a Gaza”


“L’escalation di notizie che si stanno rincorrendo in questi giorni è gravissima e non può restare senza chiarimenti immediati: dalle vacanze di decompressione per i soldati israeliani nelle Marche e in Sardegna, al ritrovamento di relitti di materiale militare nelle acque di Lampedusa, fino agli scali sospetti presso la base di Sigonella. Tutto lascia intravedere il rischio concreto di un coinvolgimento – anche marginale o indiretto – dell’Italia nelle operazioni di guerra che stanno devastando Gaza.

 È inaccettabile.” Lo dichiara la deputata del Movimento 5 Stelle, Ida Carmina, che ha depositato un’interrogazione parlamentare rivolta al Presidente del Consiglio dei ministri per chiedere conto della presenza di militari israeliani sul territorio nazionale, accompagnati e protetti da reparti della DIGOS e ospitati in strutture di lusso, con modalità del tutto opache. “Vogliamo sapere – prosegue Carmina – chi abbia autorizzato queste iniziative, con quali basi giuridiche e, soprattutto, se siano stati spesi soldi pubblici per coprire costi di soggiorno, scorta e sicurezza di militari stranieri. La trasparenza è d’obbligo quando si parla di ordine pubblico, rapporti internazionali e dignità del nostro Paese. Non possiamo tollerare che il governo Meloni cali un velo di silenzio su episodi che rischiano di compromettere la neutralità e la credibilità internazionale dell’Italia”. Carmina sottolinea inoltre come la vicenda rischi di avere pesanti ripercussioni diplomatiche: “Mentre il mondo assiste alle atrocità e ai crimini contro i civili palestinesi, il nostro Paese non può apparire complice o accondiscendente. Ogni passo falso in questa direzione ci renderebbe corresponsabili agli occhi della comunità internazionale. Il governo deve rispondere subito – conclude Carmina – perché il popolo italiano ha diritto di sapere se il proprio territorio e le proprie istituzioni vengano piegati a logiche di guerra, tradendo i valori costituzionali di pace, giustizia e difesa dei diritti umani.”

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