Sab. Ago 23rd, 2025

I SINDACI RECUPERINO LA LORO DIGNITA’ e SICILIACQUE RECUPERI LA SUA

( di Paolo Cilona). Il dovere di amministrare bene le nostre comunità.  Non basta indossare la fascia tricolore per dimostrare di essere il Sindaco ovvero il primo cittadino al quale bisogna rendere omaggio quale massima autorità governativa. Occorre che i sindaci affrontino con capacità  e diligenza i vari problemi rendendo i servizi efficienti nell’esclusivo interesse dei cittadini. Tra i primi atti da compiere è quello di fare pagare a tutti i servizi erogati come quello della fornitura dell’acqua. Purtroppo dalle nostre parti quasi tutti i sindaci preferiscono essere “Orbi” ovvero mantenere lo stato delle cose. Invece di contro occorre potenziare gli uffici per la riscossione dei tributi e soprattutto gli uffici tecnici.  Bivaccano e lasciano a bagnomaria la riscossione come nel nostro caso la questione riguardante  il rapporto con l’AICA per il notevole debito che ammonta ad oltre 15 milioni di euro. Per spirito di cronaca riportiamo i cinque Comuni maggiormente indebitati coll’AICA: Palma Montechiaro (2.119.579); Canicattì (1.778.713); Licata(1.775.107); Agrigento(1.340.845); Porto Empedocle (884.938).

A sua volta l’AICA si trova debitrice nei confronti di Siciliacque che fornisce il prezioso liquido. Da questa amara vicenda emerge un quadro desolante frutto da scelte scellerate compiute dalla politica agrigentina. Errori strategici da parte dell’AICA e grave comportamento dei Comuni in ordine alla mancata riscossione da parte dei canoni. La gestione deve partire nel rispetto dello slogan:”pagare tutti per pagare di meno”. E poi non è più tollerabile che alcuni Comuni abbiano forme di fornitura particolare. Riteniamo  utile una revisione generale partendo dalla obbligatorietà di installare i contatori in tutti i Comuni serviti dall’AICA.

Per concludere auspichiamo un intervento del legislatore per rivedere tutta la normativa con lo scopo di azzerare l’attuale bardatura di vari soggetti e consentire un unico rapporto tra ente erogatore ed ente consumatore. Questa scelta avrà il merito di  responsabilizzare al meglio i Comuni che avranno il compito di attrezzarsi nella gestione del servizio idrico. ( a seguire CARTANNILICA SHOW)

Related Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *