Post di Salvatore Petrotto sul blog di “ItaliaViva”
A Racalmuto, da un anno a questa parte, non arriva l’acqua nelle case.
Non si riparano più le condutture e si perde più del 60% del liquido, sempre più prezioso. Non si attivano i pozzi comunali. Risale allo scorso anno una delibera di Consiglio di Amministrazione di AICA, che prevede che i Comuni, in sostituzione di AICA, possono adoperarsi ad eseguire le riparazioni necessarie sulle reti idriche.Dallo scorso anno, cioè, il Comune di Racalmuto avrebbe potuto, e dovuto, provvedere ai problemi della rete al posto di AICA. Nulla di tutto questo è avvenuto, come dimostra l’immagine: a contrada Scaccia, l’acqua scorre a fiumi, ma fuori dalle condutture!. A ciò si aggiunge la disponibilità di 350 mila euro gestiti dalla protezione civile regionale, che opera sotto l’alta sorveglianza del nostro ‘autorevole’ sindaco che, lo ricordiamo, per legge è responsabile della protezione civile comunale. Soldi che sarebbero finalizzati all’attivazione di quattro pozzi. Ma, anche in questo caso, tutto è fermo. Nel 2000, con la mia Amministrazione, in una settimana abbiamo riattivato due dei quattro pozzi di cui si discute oggi, spendendo circa dieci milioni delle vecchie lire. Quasi 5.000 euro. Oggi l’attuale Amministrazione ha a disposizione 350.000 euro, ma tutto rimane fermo. Ecco il senso della SVOLTA che il sindaco Bongiorno aveva annunciato!
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