“Io dunque sono figlio del Caos e non allegoricamente, ma in giusta realtà, perché son nato in una nostra campagna che trovasi presso ad un intricato bosco denominato in forma dialettale, Cavusu dagli abitanti di Girgenti”.
Questa notte alle ore tre e mezzo con una sobria e sentita partecipazione anche di una straordinaria umanità nottambula trovata in loco, è stata ricordata al Caos la nascita del grande drammaturgo agrigentino Luigi Pirandello. Sono di già trascorsi ben 158 anni dalla nascita. Era il 28 giugno 1867 quando donna Caterina Ricci Gramitto, figlia di un noto patriota, morto in esilio a Malta, sposata con Stefano Pirandello desse alla luce il piccolo Luigi. È il secondogenito della famiglia. Prima di lui era nata Rosolina (1865-1956). Lo seguiranno Annetta (1869-1958), Innocenzo (1874-1937), Adriana morta a quattro anni e Giovanni (1879-1938). E così nel silenzio della notte e nell’attesa dell’alba i poeti Enzo Galvano, Vera Di Francesco, Stella Camiglieri hanno letto magnifici versi che hanno davvero creato una suggestiva atmosfera attorno ai luoghi che furono tanto cari allo scrittore agrigentino. İl presidente del Cepasa Paolo Cilona, ideatore della storica iniziativa, ha creato un immaginario dialogo con l’Uomo del Caos. Sensazioni ed emotività hanno richiamato lo spirito culturale nella notte delle lucciole richiamando le parole del premio Nobel:” Per il popolo la storia non è scritta; o se è scritta, esso la ignora o non se ne cura; la sua storia esso se la crea, e in modo che risponda ai suoi sentimenti e alle sue aspirazioni”. Avere reso omaggio a Luigi Pirandello, a 158 anni dalla nascita, non solo è un riconoscimento alle doti intellettuali di un “mostro sacro” della letteratura mondiale ma un’occasione per fare il punto su quanto è stato metabolizzato della sua vita e delle opere richiamando il romanzo “İ Vecchi e i Giovani”. Nell’ora della nascita di Pirandello è stato acceso il Tripode della memoria, una tradizione che si rinnova ogni anno sotto il cielo stellato del Caos. İnfine, i poeti e gli scrittori si sono recati per tradizione a Porto Empedocle per una foto ricordo davanti il monumento di Luigi Pirandello in via Roma. “Tacea la notte placida e bella in ciel sereno (la luna il viso argenteo mostrava lieto e pieno) da “Questa sera si recita a soggetto“. Agli artisti che hanno partecipato all’evento sarà consegnato a giorni il diploma di cittadino benemerito del Caos.










