Sabrina Turano, quale dirigente Ugl che si dedica al coordinamento Enti Locali, esprime molte perplessità sul tema dell’ordine contributivo dei lavoratori appartenenti al mondo del precariato .. pensioni minime e molta instabilità economica per il futuro.
Le disuguaglianze rispetto a tali condizioni sono considerevoli…non è giusto che al pari di carico di lavoro rispetto ad altri dipendenti pubblici e non a questi “indegnamente” venga contrattualmente accordato di raggiungere l’agognata pensione solo puntando al diritto di quella detta della “vecchiaia” . A ragion veduta perché mancanti ( se non previo volontario versamento esclusivamente prodotto dalla proprie tasche) e ufficialmente riconosciuti in automatico gli anni pregressi di lavoro subordinato e svolto presso gli enti locali ma remunerato tramite ( sussidio di disoccupazione) di fatto altra cosa…..Un pacchetto profuso all’epoca ma non solo.. per evadere l’evolversi del rapporto di lavoro tra lavorante ed ente pubblico ma che di fatto sostanzialmente c’era…e in alcuni casi continua ad essere utilizzato creando molto del ” clientelismo” purtoppo..
Tornando sul tema del riconoscimento contributivo varie sentenze emesse hanno dato ragione a questa tipologia di ex lavoratori subordinati utilizzati negli enti locali tra cui lsu ed Asu.
Come sindacalista mi corre l’obbligo di far riemergere la onerosa questione , ne abbiamo largamente trattato presso la nostra sede UGL.unitamente ad altri colleghi sindacalisti e deciso di fare luce in materia.
Troppe le disgiunzioni,.troppi i paletti da superare…
( ricordo che ancora persiste la problematica delle stabilizzazioni e della trasformazione di contratto da part time a full time).
Siamo arrivati alla conclusione della necessità a supporto di spesa contributiva , di chiedere un Fondo perduto allo scopo di riconoscimento quinquennale a riscatto contributivo ed a totale carico dell’istituto di competenza. Perché spettante e rivoluzionerebbe il sistema oltre che a beneficio pensionistico anche integrativo per chi già in pensione con questo discutibile metodo.
Molti dei lavoratori oramai allo stremo…non possono e non devono subire la mortificazione (pur essendo stati “impiegati”) di trovarsi mancanti di attività contributiva , di fatto classificati lavoratori con sussidio di disoccupazione….il che stona un pochetto direi..
Il .pacchetto , oggi previsto per tale riconoscimento degli anni pregressi, risulterebbe a totale onere di spesa sul lavoratore.. che per varie incombenze ovviamente rinuncia. Queste sono ore svolte a suo tempo mai conteggiate e che graverebbero al recupero formalmente su questa tipologia di lavoratori.
Si deve assolutamente porre rimedio…
Oltretutto ciò permetterebbe uno scivolo al pensionamento non indifferente dando spazio occupazionale quindi ad un efficace ricambio generazionale!.