di Paolo Cilona
Il 26 luglio 2024 e’ una data da ricordare a futura memoria. Il sindaco di Agrigento stanco e avvilito dopo quattro anni di governo cittadino decide in solitudine l’azzeramento della Giunta. Un nobile tentativo di rilanciare e rigenerare la vita amministrativa della città a fronte dei modesti e insignificanti risultati prodotti dai suoi collaboratori ovvero dai suoi assessori. E cosi con autonoma decisione dâ il ben servito aprendo di fatto una crisi al Comune. La gente condivise la scelta del Sindaco ritenendola appropriata sul piano politico nel tentativo di rimettere in moto la màcchina amministrativa. Ma sette giorni dopo riconfermo’ la stessa Giunta e la cosa più incredibile fu il mantenimento delle deleghe. Una retromarcia incredibile, un comportamento da canna in balia del vento rinnegando quella stessa consapevolezza che aveva spinto lo stesso sindaco ad aprire la crisi. Ora il Comune di Agrigento segna il passo, mentre sopra i tetti delle case di alcuni potenti si sentono rumori di catene, che non fanno di certo dormire.
(vignetta di SATIRA AGRIGENTINA)