Al Ministro delle Imprese e del Made in Italy
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00187 ROMA
Eccellenza Sig. Ministro
Giorno 19 gennaio 2025 ricorre il centesimo anniversario della nascita del giudice Rocco Chinnici. Il 20 gennaio 2025 il Movimento Cristiano Lavoratori nazionale organizza la celebrazione dell’evento presso i locali della Fondazione Leonardo Sciascia sita nel Comune di Racalmuto (Ag.).
Saranno presenti i figli del giudice, i rappresentanti delle forze politiche, della magistratura, delle scuole e della società civile.
La celebrazione del centesimo anniversario del giudice Rocco Chinnici, martire della giustizia, da parte del Movimento Cristiano Lavoratori, nella sede della Fondazione Leonardo Sciascia in Racalmuto, risponde a due principi ossia la memoria come valore universale dell’umanità e la solidarietà come guida assoluta che ha orientato la vita privata e professionale di un giudice colto, garbato, determinato e lungimirante.
La sua carriera è stata caratterizzata da un impegno incessante contro la criminalità organizzata e da una visione innovativa del ruolo della magistratura inquirente che lo portò a concepire il famoso “Pool Antimafia”, ossia un team di magistrati, con la caratteristica di lavorare insieme condividendo le indagine e le informazioni utili al fine di contrastare tenacemente l’influenza criminale.
Rocco Chinnici non era solo un magistrato di spicco per le sue abilità tecniche e investigative, ma anche per il suo profondo senso di giustizia sociale. La sua generosità si manifestava nel continuo sostegno e incoraggiamento ai giovani colleghi magistrati e avvocati, ai quali trasmetteva il valore del lavoro collettivo e l’importanza di un impegno costante nella difesa della legalità. Era consapevole dei rischi che affrontava, ma nonostante le minacce, continuava il suo lavoro con coraggio, dedizione e tanta modestia.
Il suo spirito solidale si estendeva anche al di fuori della magistratura. Il giudice Rocco Chinnici credeva fermamente nel coinvolgimento della società civile nella lotta contro la mafia e contro tutte le forme di violenza e per tali motivi partecipava a dibattiti e tavole rotonde, incontrava docenti e dedicava tempo ed energie per sensibilizzare i giovani, delle scuole di ogni ordine e grado e delle Università, ai quali spiegava di stare lontano dalle droghe che sicuramente portavano alla morte. Era convinto che la battaglia contro la criminalità organizzata non potesse essere vinta solo ed esclusivamente dalle forze dell’ordine, ma richiedesse una partecipazione attiva e consapevole di tutti i cittadini onesti e di buona volontà. Purtroppo, il suo impegno lo rese un bersaglio della mafia. Il 29 luglio 1983, fu assassinato a Palermo con un’autobomba che uccise anche i suoi agenti di scorta e il portiere del suo palazzo. La sua morte scosse l’Italia, ma il suo sacrificio non fu vano. L’eredità di Rocco Chinnici vive nella determinazione di chi ancora oggi combatte per un paese libero da ogni forma di violenza, ispirati dal suo esempio di professionalità, generosità e dedizione alla giustizia.
Come Movimento Cristiano Lavoratori e come coordinatore della celebrazione affidiamo a questo documento il compito di divulgare tra i giovani ed i meno giovani un delicato messaggio che riguarda un padre amabile e affettuoso; un uomo colto e garbato; un giudice coraggioso, determinato e lungimirante ed un pedagogo virtuoso, ossia il martire della giustizia Rocco Chinnici.
Ai giovani che leggeranno questo prezioso documento proviamo a ricordare che l’esperienza della legalità, dello studio, del sapere, della sobrietà, della correttezza dei comportamenti, della lealtà intellettuale, della solidarietà e della formazione della propria coscienza e con essa della propria dignità morale, costituiscono le fondamenta di una società libera e solidale e la giusta deterrenza ad ogni forma di violenza.
A Rocco Chinnici è stata conferita, poco dopo la sua morte, la medaglia d’oro al valore civile, con la seguente motivazione: “Magistrato tenacemente impegnato nella lotta contro la criminalità organizzata, consapevole dei rischi cui andava incontro quale capo dell’ufficio Istruzione del tribunale di Palermo, dedicava ogni sua energia a respingere con rigorosa coerenza la sfida sempre più minacciosa lanciata dalle organizzazioni mafiose allo Stato democratico. Barbaramente trucidato in un proditorio agguato, tesogli con efferata ferocia, sacrificava la sua vita al servizio della giustizia, dello Stato e delle istituzioni”.
Anche se questa celebrazione, nel ricordo della vita e della storia di un eroe della giustizia, servirà per salvare un solo ragazzo o una sola ragazza tutto il Movimento e la famiglia Chinnici ne saremo orgogliosi. Anche se servirà per promuovere e svegliare una giusta interlocuzione, tra docenti e allievi, per sviluppare e diffondere nel mondo della scuola e delle Università una rinnovata cultura sulla difesa della vita umana sviluppando tutte le iniziative che allontanano i giovani dalle devianze, ne saremo entusiasti.
Con la presente il Movimento Cristiano Lavoratori chiede l’emissione di un francobollo che serva a ricordare la memoria di un martire della giustizia che per difendere i valori della Costituzione ha sacrificato la sua vita.
Sicuri della vostra sensibilità si porgono cordiali saluti.
Enzo Sardo
Presidente Provinciale MCL (Ag.)
Presidente Assemblea Regionale MCL (Sicilia)
Componente del Consiglio Nazionale MCL (Italia)



