di Paolo Cilona
Ingenuita’ e furbizia. La testa e’ a Palermo, la coda è a Girgenti. Agrigento Capitale della Cultura alla luce di quanto assistiamo e’ solo una grande opportunita’ di spesa pubblica a vantaggio probabilmente di operatori o meglio di soggetti che amano gli agrumi. Un operatore culturale agrigentino per avere ufficializzato alcune interessanti osservazioni in ordine all’andamento della programmazione di Agrigento Capitale della Cultura nel corso di una affollata conferenza stampa (pubblicata su questo giornale.ndr) da parte della Fondazione anziche’ essere ascoltato garbatamente veniva quasi deriso. La verità e’ uscita fuori grazie a una nota giornalistica dalla quale si evince che il direttore Albergoni conosce bene uno dei beneficiari della programmazione agrigentina. Al di là di ogni benevola considerazione appare evidente che le iniziative artistiche culturali sono state tutte calate dall’alto con risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Quello che si nota e’ la totale assenza della màcchina pubblicitaria. Se gli spettacoli sono stati al momento poco seguiti e’ perchè come detto non sono adeguatamente pubblicizzati. Detto inconveniente poco interessa alla macchina di Agrigento Capitale della Cultura, purché vengano eseguiti i mandati di pagamento. Il resto non conta.