(diario vaticano di Paolo Cilona)
Ancora lunghe file di fedeli alla tomba di Papa Francesco. İntanto è stata decisa la data del Conclave 7 maggio prossimo alle ore 15. Sono 130 i cardinali elettori da 71 Paesi e talvolta provenienti da aree geografiche lontane. Gran parte di loro non si conoscono. Sono di una cultura e di una tradizione di chiese diverse e lontane ed è per questo motivo non avranno tempo sufficiente per conoscersi e di concorrere alla scelta del nuovo Pontefice che sia carismatico, controcorrente , coraggioso e determinato. Di sicuro chi entra Papa in Conclave esce cardinale. Nell’omelia della Messa di suffragio nella Basilica di San Pietro di domenica scorsa il cardinale vicario di Roma Baldo Reina ha detto davanti agli altri cardinali:” Non può essere, questo, il tempo di equilibrismi, tattiche, prudenze, il tempo che asseconda l’istinto di tornare indietro, o peggio, di rivalse e di alleanze di potere, ma serve una disposizione radicale a entrare nel sogno di Dio affidato alle nostre povere mani”. İl Conclave ha una responsabilità davanti ai fedeli: “Questa gente porta nel cuore inquietudine e mi pare di scorgervi una domanda: che ne sarà dei processi avviati ?”. Parole sagge perché il primato petrino deve trovare un proprio equilibrio nella realtà attuale. Un Pontefice capace di comprendere la realtà e di costruire una nuova fase a cominciare dalla riforma della Curia sull’esempio di quanto già avviato da Papa Francesco. Sulla base degli auspici del cardinale Reina, il neo Pontefice deve proseguire lungo la strada indicata da Papa Francesco per stare al passo con i tempi e dare risposte alla Chiesa in cammino.
